Si è anche scoperto che i ragazzi e le ragazze nati mediante parto cesareo hanno mostrato una significativa riduzione del rischio di patologie allergiche di sensibilizzazione al cane se avevano avuto un cane durante il primo anno di vita ( RR=0.33 ).
È stata inoltre rilevata nei primogeniti una tendenza verso la diminuzione del rischio di allergia al cane non statisticamente significativa.
Questa ricerca ha fornito ulteriore evidenza che le esperienze nel primo anno di vita sono associate allo stato di salute nel corso degli anni, e che l'esposizione precoce ad animali domestici non mette la maggior parte dei bambini a rischio di venire sensibilizzati a questi animali nel corso della vita.
Lo studio ha riguardato 566 partecipanti arruolati nella coorte del Detroit Childhood Allergy Study dal 1987 al 1989.
I partecipanti hanno fornito campioni di sangue e le informazioni sulle proprie esperienze con animali domestici.
Il periodo osservazionale è stato di 18 anni.
Attraverso le interviste, i ricercatori hanno determinato l'esposizione a cani e gatti domestici durante il primo anno di vita del partecipante, per fasce di età e per durata cumulativa, così come la storia familiare di allergia, la modalità del parto e dati demografici.
Gli esami del sangue hanno determinato se un partecipante era stato sensibilizzato all'esposizione al cane o al gatto come definito da una immunoglobulina E specifica per gli animali ( IgE ) maggiore o uguale a 0.35 kU/l.
L'esposizione a un animale era definita come vivere con un animale per almeno 2 settimane.
L’esposizione cumulativa non è stata associata al rischio di sviluppare allergia al cane o al gatto in qualsiasi gruppo. ( Xagena2011 )
Fonte: Clinical and Experimental Allergy, 2011
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