Benvenuti

AMIAMO NOI STESSI I NOSTRI CARI E GLI ANIMALI , non possiamo accettare che per salvare uno solo di noi si debba fare attraverso la morte degli altri , non soffriamo del morboso egoismo MEGLIO LORO CHE IO !

Tutte le evidenze e le nostre attuali conoscenze scientifiche dimostrano che la vivisezione è inutile e fuorviante per la ricerca umana, così come documentato da importanti ricercatori, medici, scienziati, e veterinari, e come testimoniano purtroppo i gravi danni e le catastrofi farmaceutiche che si sono verificate per aver estrapolato all'uomo i dati osservati su di una specie animale diversa.

La realtà è che la sperimentazione animale offre alle case farmaceutiche la possibilità di difendersi in caso di danni alla salute causati dai loro prodotti, poiché possono sostenere di aver eseguito i dovuti esperimenti sugli animali.

Si considerino tutti i farmaci che avrebbero potuto verificarsi utili per la cura umana mentre invece non sono arrivati alla sperimentazione clinica (su campioni umani) perché sono stati scartati precedentemente dato che sugli animali risultavano nocivi.
Tutto questo è INACCETTABILE.

Le informazioni contenute in questo blog sono per scopi educativi e di intrattenimento. Non vi è alcuna intenzione, espressa o implicita, a promuovere attività illegali. Non ci assumiamo alcuna responsabilità per le azioni potenziali di terze parti. Tutti i dati qui raccolti sono stati raccolti da, ed sono disponibili attraverso, indipendenti fonti pubbliche.

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giovedì 20 novembre 2014

Green Hill al via il processo. 6.000 beagle morti in 2 anni e mezzo





video pubblicato il 08/ago/2012
Mentre a Montichiari (Brescia) proseguono incessanti le procedure d'affido dei beagle di Green Hill, i SubsOnicA hanno scelto di sostenere il lavoro della LAV con la loro musica concedendoci, come colonna sonora ideale delle immagini della liberazione dei cani allevati per la vivisezione, il brano "Liberi Tutti".

Sembra incredibile, eppure il cane, il miglior amico dell'uomo, è allevato e usato per testare farmaci, prodotti chimici, pesticidi, detersivi e altre sostanze. E Green Hill di Montichiari 


IL 29 OTTOBRE 2014 è iniziato il processo contro la struttura, chiusa su ordine della Procura di Brescia nel luglio 2012.
E già dalle prime battute della mattinata sono emersi dati agghiaccianti. Come il fatto che lì dentro siano morti 6.000 beagle in appena due anni e mezzo. E per loro era la normalità. E il pensiero vola veloce a tutti i cani che, invece, ce l'hanno fatta. Furono 2639 cani, tra cui mamme e molti cuccioli, a essere stati messi in salvo e affidati a famiglie nel giro di poche settimane: un'operazione complessa, che non ha precedenti per numero di animali "da laboratorio" liberati.
Indimenticabili gli sguardi e l'iniziale incertezza dei cani liberati: non avevano mai camminato sull'erba, visto la luce del sole o ricevuto una carezza. Nel 2013, poi, la Corte di Cassazione ha accolto la richiesta della Procura di Brescia per una loro maggiore tutela, stabilendo che sarebbero rimasti per sempre con le famiglie che li hanno accolti. E questo è quello che già sapevamo.

La novità di oggi è che Legambiente nazionale e Legambiente Lombardia, oltre a Oipa e associazione Vita da cani, sono state escluse come parti civili. Ammesse, invece, Lav, Leal, Lega nazionale difesa del cane ed Enpa. Così ha deciso il giudice della seconda sezione penale del Tribunale di Brescia Roberto Gurini, come riporta Il Giornale di Brescia. Sul banco degli imputati ci sono i co-gestori di Green Hill 2001, della Marshall Bioresources e della Marshall Farms Group, oltre al direttore e al veterinario dell'allevamento. Le ipotesi di reato sono maltrattamento e uccisione di animali.
La contestazione viene da una certezza inquietante: molti beagle allevati per la vivisezione sono stati deliberatamente soppressi perché non erano più idonei allo scopo. Durante l'ispezione scattata con il sequestro probatorio del 18 luglio 2012, infatti, si è scoperto che molti cuccioli sono stati uccisi perché affetti da dermatite, un problema assolutamente risolvibile con adeguate cure e alimentazione idonea.
Questo avvalora anche il sospetto che i cani non fossero utilizzati esclusivamente per esperimenti nella ricerca scientifica, come sostenuto dall'azienda, ma anche nell'ambito della ricerca cosmetica. La nostra "mangia scarpe" Vivi, per fortuna, è scampata a tutto questo orrore, di cui non serba più alcun ricordo.


"La novità è che, dietro richiesta della nostra Associazione, l'azienda in quanto tale (la Green Hill 2001 Srl) è stata chiamata dal Giudice a rispondere in solido nel Processo.E' stata cioè coinvolta nel procedimento giudiziario, come corresponsabile dei singoli imputati: il Responsabile, il Direttore e il Veterinario della struttura", dichiara Gianluca Felicetti, Presidente LAV, autore, insieme alla biologa Michela Kuan, Responsabile LAV Settore Vivisezione, del libro "OLTRE IL FILO SPINATO DI GREEN HILL. La vivisezione esiste ancora. Come e perché superarla".
Un saggio in cui i due esperti si rivolgono a tutti coloro che si pongono la questione etica e della validità scientifica della sperimentazione sugli animali, lo sfruttamento dei più deboli, la GESTIONE della nostra salute, l'impiego trasparente dei fondi per la ricerca, spiegando cosa è successo negli ultimi anni, i dati, il dibattito, gli ambiti applicativi (ricerca di base, farmacologica, chimica, didattica ecc.), i casi di cronaca più significativi, l'uso delle cavie umane, i metodi sostitutivi.
E si parla anche dell'obiezione di coscienza alla vivisezione: l'Italia è l'unico Paese a garantire per legge a studenti e ricercatori questo diritto, grazie a una storica battaglia antivivisezionista, senza contare anche la direttiva europea, l'iniziativa dei cittadini per abrogarla, la nuova legge in vigore in Italia da pochi mesi. L'opinione dei ricercatori (con tutti i nomi e i volti), le testimonianze dei malati, le denunce degli attivisti e la sfida che lanciano alla ricerca sugli animali. Alla vivisezione, metodo mai validato scientificamente eppure in uso.
Esistono numerosi metodi alternativi alla sperimentazione animale tra cui i modelli informatici, le ANALISI chimiche, le indagini statistiche, gli organi bioartificiali, i microchip al DNA, i microcircuiti con cellule umane, i test in vitro. Il sostegno e lo sviluppo dei metodi di ricerca senza uso di animali deve diventare una priorità per il nostro Paese. E questo è l'unico modo perliberare tutti gli altri animali ancora oppressi dalle naglie della vivisezione.

fonte : http://www.greenme.it



Addio, stupido piccolo gattino!

 [Con questo titolo e con una breve premessa qui incorniciata, Hans Ruesch ripubblicò il 1o gennaio 1988, su Bullet-in Nr. 2 – The Infiltration in Animal Welfare, un articolo di cinque anni prima, che qui traduciamo in italiano.] 


No, stupido piccolo gattino, nessuno ti ha fatto uscire, sebbene la tua immagine e il tuo grido d’aiuto erano in mostra in tutte le edicole d’Europa, dove milioni di persone li hanno visti, e probabilmente migliaia non hanno potuto prendere sonno la notte seguente. Ma questo è tutto ciò che hanno fatto – anche noi. Per un folle momento abbiamo sperato che alcuni di quei ragazzi che liberano gli animali di laboratorio sarebbero corsi a salvarti, ma naturalmente le probabilità erano pesantemente contrarie, perché la polizia protegge i torturatori di laboratorio e non le loro vittime, gli eroi sono pochi, e milioni gli animali candidati a morire nei laboratori pseudoscientifici per fornire alibi agli spacciatori di farmaci.
Presto sarai immobilizzato in un apparecchio stereotassico, così strettamente che non riuscirai a muovere la testa nemmeno di un pelo, forse due sbarre d’acciaio saranno inserite nelle orbite vuote dei tuoi occhi, e due morse ti premeranno le orecchie così duramente che i tuoi timpani potrebbero scoppiare – ma non preoccuparti se avverrà, perché non influenzerà nemmeno un po’ il risultato dell’esperimento, a quanto dicono i cataloghi dei produttori, Lab-Tronics e H. Neuman & Co., vicino Chicago, che spediscono tali strumenti di tortura nei laboratori di tutto il mondo. Ciò che conta è tenerti assolutamente immobile, mentre la vera azione comincia.


Diavoli in camice bianco, mascherati da “scienziati”, ti faranno buchi col trapano nella tua piccola testa, e ficcheranno cannule, sensori ed elettrodi nel tuo piccolo cervello, per ripetere ancora una volta sul tuo sistema nervoso gli stessi esperimenti insensati eseguiti fin dal secolo scorso; esperimenti che non hanno portato benefici di nessun tipo, né alla specie umana né a quella felina, ma solo agli sperimentatori stessi, cui hanno procurato soddisfazione personale, talvolta fama ed onori, e forse anche un Premio Nobel come nel caso del Prof. Walter Hess dell’Università di Zurigo – prima che si scoprisse che tutte le sue conclusioni erano erronee ed avevano causato danni indicibili a un numero non reso noto di pazienti. In ogni caso, le opere pseudoscientifiche di costui e dei suoi colleghi se ne stanno ancora in alcune biblioteche mediche, per lo più senza che nessuno le legga, e sono gli stupidi gatti come te che le hanno aiutate ad esservi collocate.

Perché, vedi, tu sei stato creato solo per “servire” la specie umana. Non lo sai? Anche il Papa lo ha detto, esplicitamente, probabilmente sulla base del suo assunto che tu non hai un’anima (cosa che peraltro non può dimostrare), mentre i tuoi torturatori ne hanno una (e nemmeno questa è una cosa che può dimostrare), perché sono “fatti ad immagine di Dio”. Bell’immagine!

E naturalmente i ragazzi della chimica continuano a ripeterlo pure loro, i fabbricanti di prodotti che stanno avvelenando la Terra e uccidendo la gente a milioni, i governi e i politici sul loro libro paga, i professori universitari e i rettori, gli addetti ai media che si guadagnano da vivere agiatamente non facendo eco all’opinione pubblica ma forgiandola, e anche i capi delle grandi associazioni per il benessere degli animali, come la RSPCA e WSPA e l’Eurogruppo e HSUS ecc., che invece di pubblicizzare il danno evidente, enorme, che deriva quotidianamente alla specie umana dai metodi erronei di ricerca medica, nascondono deliberatamente questo fatto sotto cortine fumogene di vacue ciarle filosofiche – come la comunità della ricerca vuole che facciano, sotto il pretesto che l’umanità deve essere “salvata”, e che solo col sacrificio tuo e della tua specie ciò si può ottenere.

Naturalmente, stupido piccolo gattino, per quando sarai immobilizzato in uno dei loro aggeggi stereotassici, sarai probabilmente arrivato alla conclusione che l’umanità non può essere tutto ciò che si racconta che sia, e avrai maledettamente ragione. In effetti, l’uomo è il solo animale capace di uccidere la sua prole perché lo disturba mentre dorme. È anche il solo maschio che picchia la sua femmina, sebbene alcuni bontemponi argomenteranno che la donna è la sola femmina che meriti di essere picchiata. E l’uomo è il solo animale che assassina tutte le specie note, compresa la propria, e incessantemente insozza, erode e sfregia il suo habitat fino a renderlo inabitabile, eppure si considera – solo perché è in grado di seminare più morte e caos di tutte le altre messe insieme – la più intelligente delle specie, e  la sola che merita di sopravvivere.

Che ti aspetti da una specie simile, stupido piccolo gatto? Ma forse vuoi solo sapere perché è sempre la tua specie ad essere usata per gli esperimenti più dolorosi e prolungati che esistano. È perché sei stato sfortunato a nascere con un sistema nervoso estremamente sensibile, molto più sensibile di quello dei tuoi tormentatori, ma al tempo stesso sei più resistente della maggioranza degli altri animali. Ecco perché.

Ma non urlare quando ti fa male, stupido. Se lo fai, “loro” ti taglieranno le corde vocali, perché “loro” sono di cuore tenero e non sopportano le urla degli animali. Infatti molti sono non solo grandi filantropi, ma anche veri amanti degli animali, che dicono di soffrire più di te a causa del dolore che, per pura filantropia, ti infliggono.

E adesso addio, stupido piccolo gattino. Possa tu essere morto prima che comincino le feste di Natale, perché in quei giorni rischi di rimanere per giorni anche senz’acqua, immobilizzato nel tuo apparecchio. Ma non contarci, perché vivisettori come il prof. Konrad Akert, capo branco dell’Università di Zurigo, e il prof. W. D. M. Paton di Oxford – Sir William, nominato baronetto dalla sua Graziosa Maestà la Regina per il suo incessante lavoro su cervelli di gatti – e i loro colleghi hanno eseguito questi esperimenti così incredibilmente spesso, con idiota ripetitività, che sono diventati parecchio abili nel prolungare l’agonia, anche se nessuno di loro è mai stato capace di nominarci un solo paziente che sia stato curato da loro; mentre noi possiamo nominare un numero grande a piacere di persone che sono state rovinate a vita, e anche a morte, dal loro ottuso e controproducente metodo di pseudoricerca.

Ma forse puoi ricevere una specie di freddo conforto dal seguente pensiero, povero piccolo gatto. Pensa solo questo: da una stupida piccola testa come la tua, uomini importanti come Sir William Paton – un Professore dell’Università di Oxford, fatto cavaliere dalla regina! – sperano in effetti di trovare un giorno che cosa fare dei propri cervelli difettosi e del grande buco nero dentro di essi, e ne sono così preoccupati che gli esperimenti sul cervello sono diventati per loro un’ossessione a vita.


Adesso dobbiamo veramente lasciarti, povero piccolo gattino. Possa tu morire rapidamente. È veramente la sola cosa che possiamo augurarti. Forse ci incontreremo un giorno, in qualche altro mondo, che potrà solo essere migliore di questo.



FONTE : Fondazione Hans Ruesch per una Medicina Senza Vivisezione
inserito: 24 dicembre 2009; traddi MMC